Onorevoli Colleghi! - La presente proposta di legge ha il principale obiettivo di promuovere tutte le forme di turismo in qualche modo legate al settore della pesca marittima, non tralasciando però la visione di sviluppo integrato del territorio. L'ittiturismo ne è il motore: infatti attraverso di esso, oltre ad integrare i redditi dei pescatori professionali che, come noto, si trovano da qualche tempo in forte crisi, anche a causa degli alti costi dei carburanti, si dà stimolo alla creazione di nuovi posti di lavoro, si migliorano le condizioni di vita degli imprenditori ittici e delle loro famiglie e soprattutto si produce anche un ritorno sul territorio e sui suoi prodotti tipici.
      L'attività di ittiturismo consiste principalmente nel dare ospitalità ai clienti nelle abitazioni dei pescatori appositamente allestite, offrendo servizi di ristorazione e degustazione di prodotti tipici della zona, con particolare riguardo a quelli ittici. Di lì i turisti si possono muovere, oltre che alla scoperta della cultura peschereccia, anche verso altre tipicità del luogo, dai vini ai formaggi, al miele, per quanto riguarda il settore agroalimentare, fino ad altri prodotti tipici dell'artigianato. Come avviene nel settore agricolo con l'agriturismo, il pubblico si avvicina al mondo della pesca, alle sue tradizioni e alla sua cultura gastronomica anche attraverso l'organizzazione di attività informative, ricreative e culturali sui prodotti ittici e sul mondo marino.
      Attraverso l'ittiturismo si promuoverà il consumo di prodotti ittici nazionali, con particolare riguardo alle specie meno note e quindi con scarsa richiesta di mercato. Il risultato sarà l'apertura di nuovi sbocchi

 

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di mercato e una via d'uscita per ridurre l'impatto di un sovrasfruttamnento delle risorse ittiche a rischio.
      La proposta di legge ricalca in parte le norme relative all'agriturismo ed è una sorta di «legge quadro», nel senso che saranno poi le regioni a stabilire le disposizioni attuative a seconda delle proprie caratteristiche e specificità.
      Con la presente proposta di legge si vuole anche consentire uno sviluppo armonico del territorio, attraverso un'azione di promozione di strade e di percorsi del pesce e delle tipicità locali.
      L'articolo 1 definisce le finalità della legge, volta alla promozione del turismo legato alla pesca marittima, in modo integrato con le tipicità del territorio.
      L'articolo 2 chiarisce quali sono le attività di ittiturismo, evidenziando peraltro la complementarietà con altre attività connesse alla pesca, quali il pescaturismo.
      L'articolo 3 prevede, nel rispetto del dettato dell'articolo 117 della Costituzione, che le regioni definiscano criteri, limiti e obblighi amministrativi per l'esercizio dell'attività di ittiturismo e che istituiscano l'elenco regionale dei soggetti abilitati al suo svolgimento.
      L'articolo 4 si riferisce alla possibilità che, a coloro che sono abilitati all'esercizio delle attività ittituristiche, vengano concessi contributi finanziari, compatibilmente con le normative comunitarie in materia di aiuti di Stato, per interventi di restauro, adattamento e allestimento dei locali destinati alle attività di ittiturismo e delle aree di pertinenza, per la costruzione di piazzole e relative strutture idriche e sanitarie per il campeggio o, infine, per il restauro, ricostruzione e allestimento per la preparazione e la consumazione dei pasti nonché per la vendita di prodotti ittici.
      Infine, l'articolo 5 mira a consentire lo sviluppo dell'offerta turistica delle zone costiere e ad integrare le specificità del territorio attraverso la realizzazione delle «strade del pesce e delle tipicità locali», da istituire da parte delle singole regioni. Le strade sono segnalate da cartelli, lungo i quali sorgono strutture di produzione o trasformazione o distribuzione finale rappresentative delle tipicità locali relativamente a prodotti ittici, formaggi, vino, miele o altre produzioni tipiche.
 

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